Occupazione abusiva di abitazioni: pene più severe con il Decreto Sicurezza 2025

Con il Decreto Sicurezza 2025 (L. 80/2025) cambia in modo significativo la disciplina dell’occupazione abusiva di immobili. L’introduzione del nuovo art. 634-bis del codice penale ha previsto pene più dure per chi si impossessa di un’abitazione altrui senza titolo.

La norma punisce l’occupazione abusiva con la reclusione da due a sei anni e la multa fino a 15.000 euro, prevedendo aggravanti in caso di condotte organizzate o poste in essere da più persone. Il legislatore ha così voluto rafforzare la tutela del diritto di proprietà e contrastare con fermezza i fenomeni di occupazione illegittima.

In particolare, il nuovo reato punisce: “Chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente”. Punisce inoltre “chiunque si appropria di un immobile destinato a domicilio altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l’immobile occupato”.

Il nuovo rimedio cautelare ex art. 321-bis c.p.p.

Accanto all’inasprimento delle pene, la riforma ha introdotto anche un importante strumento processuale: il nuovo art. 321-bis del codice di procedura penale.

Con questa norma, il Pubblico Ministero può chiedere al giudice, già in fase di indagine, il rilascio immediato dell’immobile occupato. Il provvedimento, esecutivo sin da subito, consente di restituire rapidamente la disponibilità della casa al legittimo proprietario, evitando i lunghi tempi del processo.

Conclusioni

Il Decreto Sicurezza 2025 rappresenta un punto di svolta: l’occupazione abusiva non è più considerata un illecito minore, ma un reato grave con conseguenze penali concrete. Inoltre, il nuovo rimedio cautelare introdotto dall’art. 321-bis c.p.p. offre ai cittadini una tutela immediata e più efficace contro le occupazioni illegittime.